Mardy (Posts about italiano)http://mardy.it/categories/italiano.atom2024-02-02T20:11:13ZAlberto MardeganNikolaUn editoriale di Marco Travagliohttp://mardy.it/blog/2023/03/un-editoriale-di-marco-travaglio.html2023-03-01T20:37:28+03:002023-03-01T20:37:28+03:00Alberto Mardegan<p>Nonostante io non legga più Il Fatto Quotidiano (per i motivi spiegati
<a href="http://mardy.it/blog/2016/10/il-fatto-quotidiano-plagio-e-propaganda.html">qui</a>, che restano tuttora
validi), continuo a imbattermi negli editoriali di Marco Travaglio, che spesso
apprezzo. Oggi invece mi sono imbattuto nell'introduzione del suo nuovo libro
<a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/02/24/un-anno-di-bugie-per-mettere-agli-italiani-lelmetto-no-pax/7075675/">“Scemi di
guerra”</a>,
e ve ne riporto un estratto che ho trovato particolarmente incisivo.</p>
<hr>
<p>Abbiamo abolito la storia. È vietato raccontare ciò che è accaduto in Ucraina
prima del 24 febbraio 2022: gli otto anni di guerra civile in Donbass dopo il
golpe bianco (anzi, nero) di Euromaidan nel 2014 e le migliaia di morti e feriti
causati dai continui attacchi delle truppe di Kiev e delle milizie filo-naziste
al seguito contro le popolazioni russofone e russofile che, col sostegno di
Mosca, chiedevano l’indipendenza o almeno l’autonomia. Il tutto in barba ai due
accordi di Minsk. La versione ufficiale, l’unica autorizzata, è che prima del
2022 non è successo niente: una mattina Putin s’è svegliato più pazzo del
solito e ha invaso l’Ucraina. Se la gente scoprisse la verità, capirebbe che il
mantra atlantista “Putin aggressore e Zelensky aggredito” vale solo dal 2022:
prima, per otto anni, gli aggressori erano i governi di Kiev (l’ultimo, quello
di Zelensky) e gli aggrediti i popoli del Donbass. Fra le vittime, c’è il
giornalista italiano Andrea Rocchelli, ucciso dall’esercito ucraino… Abbiamo
abolito la geografia. Proibito mostrare la cartina dell’allargamento della Nato
a Est negli ultimi 25 anni (da 16 a 30 membri)… Eppure, che la Nato si sia
allargata a Est, accerchiando e assediando la Russia, minacciandone la
sicurezza con installazioni di missili nucleari sempre più vicine al confine,
in barba alle promesse fatte a Gorbaciov nel 1990, fino all’ultima provocazione
di annunciare l’imminente ingresso nell’Alleanza dei vicini di casa della
Russia – Georgia e Ucraina – è un fatto storico indiscutibile…</p>
<p>L’altra cartina proibita è quella dei Paesi che non condannano o non sanzionano
la Russia, o se ne restano neutrali: quasi tutta l’Asia, l’Africa e l’America
Latina, cioè l’87% della popolazione mondiale. Ma al nostro piccolo mondo
antico occidentale piace far credere che Putin è isolato e noi lo stiamo
circondando. Sul fatto che Cina, India, Brasile e altri paesucoli stiano con
lui o non stiano con noi, meglio sorvolare: altrimenti lo capiscono tutti che
le sanzioni non funzionano… Solo abolendo la storia si può credere al
presidente Sergio Mattarella quando ripete che “l’Ucraina è la prima guerra nel
cuore dell’Europa nel dopoguerra”. E Belgrado bombardata anche dall’Italia nel
1999 dov’è, in Oceania? E chi era il vicepremier del governo D’Alema che
bombardava Belgrado? Un certo Mattarella… Abbiamo abolito il rispetto per le
altre culture. In una folle ondata di russofobia, abbiamo visto ostracizzare
direttori d’orchestra, cantanti liriche, pianiste di fama mondiale, fotografi,
atleti (anche paraolimpici), persino gatti e querce, soltanto perché russi. E
poi censurare corsi su Dostoevskij, cancellare dai teatri i balletti di
Cajkovskij, addirittura estromettere la delegazione russa dalle celebrazioni
per la liberazione di Auschwitz. Come se il lager l’avessero liberato gli
americani o gli ucraini e non l’Armata Rossa… i trombettieri della Nato
propagandano la bufala dell’“euroatlantismo” e gli scemi di guerra se la
bevono, senz’accorgersi che mai come oggi gli interessi dell’Europa sono
opposti a quelli dell’America. </p><p>Nonostante io non legga più Il Fatto Quotidiano (per i motivi spiegati
<a href="http://mardy.it/blog/2016/10/il-fatto-quotidiano-plagio-e-propaganda.html">qui</a>, che restano tuttora
validi), continuo a imbattermi negli editoriali di Marco Travaglio, che spesso
apprezzo. Oggi invece mi sono imbattuto nell'introduzione del suo nuovo libro
<a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/02/24/un-anno-di-bugie-per-mettere-agli-italiani-lelmetto-no-pax/7075675/">“Scemi di
guerra”</a>,
e ve ne riporto un estratto che ho trovato particolarmente incisivo.</p>
<hr>
<p>Abbiamo abolito la storia. È vietato raccontare ciò che è accaduto in Ucraina
prima del 24 febbraio 2022: gli otto anni di guerra civile in Donbass dopo il
golpe bianco (anzi, nero) di Euromaidan nel 2014 e le migliaia di morti e feriti
causati dai continui attacchi delle truppe di Kiev e delle milizie filo-naziste
al seguito contro le popolazioni russofone e russofile che, col sostegno di
Mosca, chiedevano l’indipendenza o almeno l’autonomia. Il tutto in barba ai due
accordi di Minsk. La versione ufficiale, l’unica autorizzata, è che prima del
2022 non è successo niente: una mattina Putin s’è svegliato più pazzo del
solito e ha invaso l’Ucraina. Se la gente scoprisse la verità, capirebbe che il
mantra atlantista “Putin aggressore e Zelensky aggredito” vale solo dal 2022:
prima, per otto anni, gli aggressori erano i governi di Kiev (l’ultimo, quello
di Zelensky) e gli aggrediti i popoli del Donbass. Fra le vittime, c’è il
giornalista italiano Andrea Rocchelli, ucciso dall’esercito ucraino… Abbiamo
abolito la geografia. Proibito mostrare la cartina dell’allargamento della Nato
a Est negli ultimi 25 anni (da 16 a 30 membri)… Eppure, che la Nato si sia
allargata a Est, accerchiando e assediando la Russia, minacciandone la
sicurezza con installazioni di missili nucleari sempre più vicine al confine,
in barba alle promesse fatte a Gorbaciov nel 1990, fino all’ultima provocazione
di annunciare l’imminente ingresso nell’Alleanza dei vicini di casa della
Russia – Georgia e Ucraina – è un fatto storico indiscutibile…</p>
<p>L’altra cartina proibita è quella dei Paesi che non condannano o non sanzionano
la Russia, o se ne restano neutrali: quasi tutta l’Asia, l’Africa e l’America
Latina, cioè l’87% della popolazione mondiale. Ma al nostro piccolo mondo
antico occidentale piace far credere che Putin è isolato e noi lo stiamo
circondando. Sul fatto che Cina, India, Brasile e altri paesucoli stiano con
lui o non stiano con noi, meglio sorvolare: altrimenti lo capiscono tutti che
le sanzioni non funzionano… Solo abolendo la storia si può credere al
presidente Sergio Mattarella quando ripete che “l’Ucraina è la prima guerra nel
cuore dell’Europa nel dopoguerra”. E Belgrado bombardata anche dall’Italia nel
1999 dov’è, in Oceania? E chi era il vicepremier del governo D’Alema che
bombardava Belgrado? Un certo Mattarella… Abbiamo abolito il rispetto per le
altre culture. In una folle ondata di russofobia, abbiamo visto ostracizzare
direttori d’orchestra, cantanti liriche, pianiste di fama mondiale, fotografi,
atleti (anche paraolimpici), persino gatti e querce, soltanto perché russi. E
poi censurare corsi su Dostoevskij, cancellare dai teatri i balletti di
Cajkovskij, addirittura estromettere la delegazione russa dalle celebrazioni
per la liberazione di Auschwitz. Come se il lager l’avessero liberato gli
americani o gli ucraini e non l’Armata Rossa… i trombettieri della Nato
propagandano la bufala dell’“euroatlantismo” e gli scemi di guerra se la
bevono, senz’accorgersi che mai come oggi gli interessi dell’Europa sono
opposti a quelli dell’America. </p>L'acqua santa non ritorneràhttp://mardy.it/blog/2022/02/lacqua-santa-non-ritornera.html2022-02-03T18:30:13+03:002022-02-03T18:30:13+03:00Alberto Mardegan<p>Forse ciò che mi ha colpito di più la scorsa estate, quando sono ritornato in
Italia in tempo di pandemenza, è stato trovare le acquesantiere vuote. La
sensazione provata in quel gesto abituale, stavolta culminato col tocco della
pietra asciutta con le mie dita, mi ritorna periodicamente alla memoria e mi
infonde un certo senso di incompletezza, decadenza, se non proprio di
sgradevolezza.</p>
<p>Sono tornato a rifletterci più di una volta, e — forse per il fatto di vivere
all'estero e di non aver ascoltato o letto le motivazioni ufficiali della sua
rimozione — la domanda più martellante che il ricordo dell'acqua santa mi
suggerisce è questa: abbiamo tutti perso la fede?</p>
<p>Già, perché se da un punto di vista scientifico sappiamo benissimo che la
benedizione del sacerdote non cambia la composizione chimica dell'acqua e non
le conferisce alcuna proprietà antivirale, sappiamo anche, da fedeli, che
l'acqua in cui intingiamo le dita è acqua <em>santa</em>. E ciò che è santo, per
definizione, ci avvicina a Dio, e non va temuto. L'acqua benedetta non si beve
a tavola, non si getta nel lavandino; al contrario, ci eleva: viene usata nei
battesimi, e negli esorcismi per scacciare i demoni. Nella cerimonia
dell'aspersione si prega con queste parole:</p>
<blockquote>
<p>Signore Dio onnipotente, fonte e origine della vita, benedici quest’acqua con
la quale saremo aspersi, fiduciosi di ottenere il perdono dei peccati, <strong>la
difesa da ogni malattia</strong> e dalle insidie del maligno, e la grazia della tua
protezione. Nella tua misericordia donaci, o Signore, una sorgente di acqua
viva che zampilli per la vita eterna, perché, liberi da ogni pericolo
dell’anima e del corpo, possiamo venire a te con cuore puro. Per Cristo
nostro Signore.<sup id="fnref:1"><a class="footnote-ref" href="http://mardy.it/blog/2022/02/lacqua-santa-non-ritornera.html#fn:1">1</a></sup></p>
</blockquote>
<p>Altrettanto esplicito è il testo della benedizione in latino, laddove recita
<em>“ut creatura tua, mysteriis tuis serviens, ad abigendos dæmones morbosque
pellendos divinæ gratiæ sumat effectum”</em> (“affinché la tua creatura [l'acqua],
diventi un agente di grazia divina al servizio dei tuoi misteri, per scacciare
gli spiriti maligni e allontanare le malattie”). Fermo restando che va
condannato l'uso superstizioso dell'acqua benedetta così come di tutti gli
altri oggetti santificati e dei rituali, la fede ci impone di riconoscere che
il fedele autenticamente credente nel Signore non potrà corrompersi venendo a
contatto con l'acqua santa, indipendentemente da quanti virus e batteri ne
siano stati versati dentro.</p>
<p>Chi ha un minimo di fede sa benissimo che il Signore non permetterà che chi lo
cerca venga attaccato da una malattia trasmessa proprio da un oggetto
santificato; sa pure che, se una propria futura malattia fosse contemplata nel
disegno divino, questa si abbatterebbe su di lui nonostante vaccinazioni,
mascherine, distanziamenti sociali e aquesantiere vuote. Il che, si badi bene,
non significa non essere artefici della propria vita: significa riconoscere il
ruolo del sacro e il potere del Signore di operare nel nostro quotidiano.
Quindi non rassegnazione, ma ricerca attiva del divino.</p>
<p>È per questo che provo un certo rammarico e un profondo senso di delusione,
soprattutto rivolto alle autorità ecclesiastiche che, obbedendo ciecamente e
convintamente ai diktat del potere politico, vuoi con chiusure dei luoghi di
culto nei periodi del <em>lockdown</em>, vuoi con distanziamenti, mascherine e
rimozione dell'acqua benedetta, hanno dimostrato, nella mia percezione, di
riporre maggior fede nell'Organizzazione Mondiale della Sanità che nella
Provvidenza.</p>
<p>Temo che non sia stata colta appieno la pericolosità di questi cambiamenti per
quanto riguarda gli effetti a lungo termine sulla fede delle comunità. Comunità
che un tempo si meravigliavano per l'avventatezza dei religiosi che prestavano
le loro cure ai lebbrosi e ai malati di peste, incuranti della propria
incolumità e desiderosi soltanto di servire Dio e le sue creature. Non solo
oggi mancano esempi simili, ma anche la sola menzione del concetto di
"Provvidenza" non viene accettata, se non nei contesti più astratti.</p>
<p>La rimozione dell'acqua benedetta o, forse peggio ancora, il suo ritorno in
forma di un pratico dispenser, relega Dio nei piani più alti dell'iperuranio,
dove vivono le belle idee che mai, tuttavia, potranno influenzare la vita
terrena.</p>
<p>Io, senza vergognarmene, continuerò a credere che l'acqua santa non possa
contagiare il fedele.</p>
<div class="footnote">
<hr>
<ol>
<li id="fn:1">
<p>Dal Messale Romano, edizione 2020, pagina 990. <a class="footnote-backref" href="http://mardy.it/blog/2022/02/lacqua-santa-non-ritornera.html#fnref:1" title="Jump back to footnote 1 in the text">↩</a></p>
</li>
</ol>
</div><p>Forse ciò che mi ha colpito di più la scorsa estate, quando sono ritornato in
Italia in tempo di pandemenza, è stato trovare le acquesantiere vuote. La
sensazione provata in quel gesto abituale, stavolta culminato col tocco della
pietra asciutta con le mie dita, mi ritorna periodicamente alla memoria e mi
infonde un certo senso di incompletezza, decadenza, se non proprio di
sgradevolezza.</p>
<p>Sono tornato a rifletterci più di una volta, e — forse per il fatto di vivere
all'estero e di non aver ascoltato o letto le motivazioni ufficiali della sua
rimozione — la domanda più martellante che il ricordo dell'acqua santa mi
suggerisce è questa: abbiamo tutti perso la fede?</p>
<p>Già, perché se da un punto di vista scientifico sappiamo benissimo che la
benedizione del sacerdote non cambia la composizione chimica dell'acqua e non
le conferisce alcuna proprietà antivirale, sappiamo anche, da fedeli, che
l'acqua in cui intingiamo le dita è acqua <em>santa</em>. E ciò che è santo, per
definizione, ci avvicina a Dio, e non va temuto. L'acqua benedetta non si beve
a tavola, non si getta nel lavandino; al contrario, ci eleva: viene usata nei
battesimi, e negli esorcismi per scacciare i demoni. Nella cerimonia
dell'aspersione si prega con queste parole:</p>
<blockquote>
<p>Signore Dio onnipotente, fonte e origine della vita, benedici quest’acqua con
la quale saremo aspersi, fiduciosi di ottenere il perdono dei peccati, <strong>la
difesa da ogni malattia</strong> e dalle insidie del maligno, e la grazia della tua
protezione. Nella tua misericordia donaci, o Signore, una sorgente di acqua
viva che zampilli per la vita eterna, perché, liberi da ogni pericolo
dell’anima e del corpo, possiamo venire a te con cuore puro. Per Cristo
nostro Signore.<sup id="fnref:1"><a class="footnote-ref" href="http://mardy.it/blog/2022/02/lacqua-santa-non-ritornera.html#fn:1">1</a></sup></p>
</blockquote>
<p>Altrettanto esplicito è il testo della benedizione in latino, laddove recita
<em>“ut creatura tua, mysteriis tuis serviens, ad abigendos dæmones morbosque
pellendos divinæ gratiæ sumat effectum”</em> (“affinché la tua creatura [l'acqua],
diventi un agente di grazia divina al servizio dei tuoi misteri, per scacciare
gli spiriti maligni e allontanare le malattie”). Fermo restando che va
condannato l'uso superstizioso dell'acqua benedetta così come di tutti gli
altri oggetti santificati e dei rituali, la fede ci impone di riconoscere che
il fedele autenticamente credente nel Signore non potrà corrompersi venendo a
contatto con l'acqua santa, indipendentemente da quanti virus e batteri ne
siano stati versati dentro.</p>
<p>Chi ha un minimo di fede sa benissimo che il Signore non permetterà che chi lo
cerca venga attaccato da una malattia trasmessa proprio da un oggetto
santificato; sa pure che, se una propria futura malattia fosse contemplata nel
disegno divino, questa si abbatterebbe su di lui nonostante vaccinazioni,
mascherine, distanziamenti sociali e aquesantiere vuote. Il che, si badi bene,
non significa non essere artefici della propria vita: significa riconoscere il
ruolo del sacro e il potere del Signore di operare nel nostro quotidiano.
Quindi non rassegnazione, ma ricerca attiva del divino.</p>
<p>È per questo che provo un certo rammarico e un profondo senso di delusione,
soprattutto rivolto alle autorità ecclesiastiche che, obbedendo ciecamente e
convintamente ai diktat del potere politico, vuoi con chiusure dei luoghi di
culto nei periodi del <em>lockdown</em>, vuoi con distanziamenti, mascherine e
rimozione dell'acqua benedetta, hanno dimostrato, nella mia percezione, di
riporre maggior fede nell'Organizzazione Mondiale della Sanità che nella
Provvidenza.</p>
<p>Temo che non sia stata colta appieno la pericolosità di questi cambiamenti per
quanto riguarda gli effetti a lungo termine sulla fede delle comunità. Comunità
che un tempo si meravigliavano per l'avventatezza dei religiosi che prestavano
le loro cure ai lebbrosi e ai malati di peste, incuranti della propria
incolumità e desiderosi soltanto di servire Dio e le sue creature. Non solo
oggi mancano esempi simili, ma anche la sola menzione del concetto di
"Provvidenza" non viene accettata, se non nei contesti più astratti.</p>
<p>La rimozione dell'acqua benedetta o, forse peggio ancora, il suo ritorno in
forma di un pratico dispenser, relega Dio nei piani più alti dell'iperuranio,
dove vivono le belle idee che mai, tuttavia, potranno influenzare la vita
terrena.</p>
<p>Io, senza vergognarmene, continuerò a credere che l'acqua santa non possa
contagiare il fedele.</p>
<div class="footnote">
<hr>
<ol>
<li id="fn:1">
<p>Dal Messale Romano, edizione 2020, pagina 990. <a class="footnote-backref" href="http://mardy.it/blog/2022/02/lacqua-santa-non-ritornera.html#fnref:1" title="Jump back to footnote 1 in the text">↩</a></p>
</li>
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</div>Cammino quindi penso - 2021-06-07 - Il senso di una discussionehttp://mardy.it/blog/2021/06/cammino-quindi-penso-2021-06-07-il-senso-di-una-discussione.html2021-06-07T22:35:30+03:002021-06-07T22:35:30+03:00Alberto Mardegan<p>Qualche consiglio su come impostare una discussione in modo che risulti un
dialogo civile e possibilmente pure fruttifero.</p>
<div class="youtube-video align-center">
<iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/fdWsgDAqFL0?rel=0&wmode=transparent" frameborder="0" allow="encrypted-media" allowfullscreen></iframe>
</div><p>Qualche consiglio su come impostare una discussione in modo che risulti un
dialogo civile e possibilmente pure fruttifero.</p>
<div class="youtube-video align-center">
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</div>Cammino quindi penso - 2021-05-18 - Palestina, conflitto mal raccontatohttp://mardy.it/blog/2021/05/cammino-quindi-penso-2021-05-18-palestina-conflitto-mal-raccontato.html2021-05-18T12:54:36+03:002021-05-18T12:54:36+03:00Alberto Mardegan<p>I nostri mezzi di informazione raccontano gli eventi in Palestina in maniera
distorta, mettendo sullo stesso piano l'aggressore e l'aggredito — talvolta,
addirittura, imputando a quest'ultimo le vittime di questo conflitto.</p>
<div class="youtube-video align-center">
<iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/-Hk2L4bThbw?rel=0&wmode=transparent" frameborder="0" allow="encrypted-media" allowfullscreen></iframe>
</div><p>I nostri mezzi di informazione raccontano gli eventi in Palestina in maniera
distorta, mettendo sullo stesso piano l'aggressore e l'aggredito — talvolta,
addirittura, imputando a quest'ultimo le vittime di questo conflitto.</p>
<div class="youtube-video align-center">
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</div>Cammino quindi penso - 2021-04-16 - Tramite conoscentihttp://mardy.it/blog/2021/04/cammino-quindi-penso-2021-04-16-tramite-conoscenti.html2021-04-16T22:53:58+03:002021-04-16T22:53:58+03:00Alberto Mardegan<p>Sull'importanza di una rete di conoscenze, e di come la didattica a distanza
sia un ostacolo alla sua formazione.</p>
<div class="youtube-video align-center">
<iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/iU5EqPyY7ko?rel=0&wmode=transparent" frameborder="0" allow="encrypted-media" allowfullscreen></iframe>
</div><p>Sull'importanza di una rete di conoscenze, e di come la didattica a distanza
sia un ostacolo alla sua formazione.</p>
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</div>Cammino quindi penso - 2021-04-12 - La situazione COVID-19 in Russiahttp://mardy.it/blog/2021/04/cammino-quindi-penso-2021-04-12-la-situazione-covid-19-in-russia.html2021-04-13T09:14:11+03:002021-04-13T09:14:11+03:00Alberto Mardegan<p>Dopo una pausa di due anni e due giorni, riprendo (non so per quanto!) a
dilettarvi con la serie “<a class="reference external" href="http://mardy.it/categories/cammino-quindi-penso.html">Cammino quindi penso</a>”, mostrandovi com'è la
situazione COVID-19 qui in Russia, a San Pietroburgo.</p>
<div class="youtube-video align-center">
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</div><p>Dopo una pausa di due anni e due giorni, riprendo (non so per quanto!) a
dilettarvi con la serie “<a class="reference external" href="http://mardy.it/categories/cammino-quindi-penso.html">Cammino quindi penso</a>”, mostrandovi com'è la
situazione COVID-19 qui in Russia, a San Pietroburgo.</p>
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</div>Intervista al dottor Fabio Franchi sui vaccinihttp://mardy.it/blog/2019/06/intervista-al-dottor-fabio-franchi-sui-vaccini.html2019-06-26T22:02:25+03:002019-06-26T22:02:25+03:00Alberto Mardegan<p>Vi propongo questa intervista, realizzata da <a href="http://www.byoblu.com">Byoblu</a>, al dottor Fabio Franchi:</p>
<p></p><center>
<iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/X2ORxdfbwZM" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe>
<p></p></center>
<p>Si tratta di un punto di vista sui vaccini molto diverso da quello propagandato
dai mezzi di infomazione, con conclusioni sorprendenti ma ben argomentate.
Se avete un'oretta di tempo, spendetela per guardare questo video: non ve ne
pentirete.</p><p>Vi propongo questa intervista, realizzata da <a href="http://www.byoblu.com">Byoblu</a>, al dottor Fabio Franchi:</p>
<p></p><center>
<iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/X2ORxdfbwZM" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe>
<p></p></center>
<p>Si tratta di un punto di vista sui vaccini molto diverso da quello propagandato
dai mezzi di infomazione, con conclusioni sorprendenti ma ben argomentate.
Se avete un'oretta di tempo, spendetela per guardare questo video: non ve ne
pentirete.</p>Elezioni: diffidate dei finti sovranistihttp://mardy.it/blog/2019/05/elezioni-diffidate-dei-finti-sovranisti.html2019-05-19T18:37:40+03:002019-05-19T18:37:40+03:00Alberto Mardegan<p>Da un anno a questa parte la parola “sovranità” ha acquistato importanza nel
dibattito politico, e l'epiteto “sovranista” è spesso affibbiato agli
intellettuali e ai politici, a volte come dispregiativo, altre volte invece
rivendicato dal soggetto stesso come un attributo virtuoso. Tra questi ultimi,
tuttavia, si nascondono alcune personalità che di sovranista hanno solo uno
slogan e una mezza idea che sbandierano ad ogni comparsa televisiva, mentre si
candidano in un partito, sia esso la Lega o il Movimento 5 stelle, i cui
vertici restano saldamente fedeli all'Unione Europea e alla NATO.</p>
<h3>Cambieremo l'Unione Europea dal di dentro</h3>
<p></p><center>
<iframe src="https://www.facebook.com/plugins/video.php?href=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2F215624181810278%2Fvideos%2F349505595754657%2F&show_text=0&width=560" width="560" height="315" style="border:none;overflow:hidden" scrolling="no" frameborder="0" allowtransparency="true" allowfullscreen="true"></iframe>
<p>Diretta FB con i candidati Elia Torrisi (Più Europa) e Francesca Donato (Lega)<br>
</p></center>
<p>Quando sentite un politico fare questa affermazione, potete star certi che si
tratta di una persona che ha un'idea molto confusa su cosa significhi
“sovranità”. Promettere di tentare di cambiare l'UE dall'interno significa
promettere di premere qualche volta il pulsante nelle sessioni del parlamento
europeo in modo da farsi sembrare un ribelle, ma senza mai scalfire l'idea che
vuole le istituzioni europee scavalcare quelle nazionali.</p>
<p>Ascoltate per esempio l'intervista a Francesca Donato, candidato della Lega,
raccolta nel video che trovate qui sopra; accostata al candidato di Più Europa
le differenze si fanno estremamente tenui. Certo, vi sono divergenze sull'idea
di come l'UE debba operare, ma nessuno sembra mettere più in dubbio il fatto
che il nostro paese debba continuare ad operare all'interno dei dettami imposti
da un sistema sovranazionale. </p>
<p>“Vogliamo un Europa più democratica”, si dice, senza spiegare come si possono
conciliare interessi nazionali tanto diversi: se per quasi tutti i paesi
dell'unione, ad eccezion fatta di Italia, Spagna e Grecia, è conveniente poter
accedere alle arance e all'olio prodotti in Nordafrica, <strong>un voto democratico
supporterebbe l'attuale abbattimento dei dazi</strong>.</p>
<p>Si parla anche di uniformare la fiscalità, affinché non esistano paradisi
fiscali all'interno dell'Unione Europea; ma davvero possiamo pensare che
Olanda, Irlanda, Lussemburgo e altri paesi possano accettare di vedersi alzare
le tasse dall'Unione Europea?</p>
<p>E come risolvere il problema delle delocalizzazioni all'interno dell'UE?
Ritorna anche qui la parola "uniformare", che raccoglie tuttavia un significato
molto più utopico di quanto possa sembrare: un serio processo di uniformazione
delle varie situazioni lavorative, che non miri a un'appiattimento dei diritti
al ribasso, dovrebbe passare per l'introduzione di dazi all'interno dell'UE,
regolati in modo da stimolare i paesi ad innalzare le condizioni lavorative
(ovvero: ti tolgo i dazi sulle esportazioni solo quando le condizioni nel tuo
paese migliorano), ma questo sarebbe in diretta contrapposizione con le forze
capitalistiche che attualmente sono al potere. In altre parole, non avverrà
mai.</p>
<h3>Euro o no euro?</h3>
<p>La Lega candida anche un brillante economista, Antonio Maria Rinaldi, che in
più occasioni ha criticato il sistema Euro (come la sopracitata Francesca
Donato, a capo del <a href="https://www.progettoeurexit.it">progetto Eurexit</a>). Sembra
tuttavia che la volontà di uscire dall'euro sia un po' scemata da quando le
candidature sono state annunciate, preferendo parlare di “riformare il sistema
euro”.</p>
<h3>I sovranisti al guinzaglio di Trump</h3>
<p>Le personalità candidate dalla Lega vantano un curriculum di tutto rispetto, e
pure le idee che portavano avanti (specialmente prima della candidatura) erano
per me del tutto condivisibili. Tuttavia a mio parere si sono candidate nel
partito sbagliato, un partito guidato al guinzaglio da Trump (che a sua volta è
il burattino di Netanyahu) e che difficilmente seguirà la volontà dei suoi
elettori. Mi piacerebbe poter chiedere ai candidati leghisti se supportano le
sanzioni contro il Venezuela, se i Palestinesi hanno diritto ad un loro stato,
e molti altri quesiti ai quali (immagino, ritendendole persone intelligenti) le
loro risposte sarebbero molto diverse da quelle di Salvini. Avrebbero il
coraggio di professare apertamente le loro opinioni? E in caso di voto,
avrebbero il coraggio di disobbedire al padrone?</p>
<p>Non che la situazione nella sponda del Movimento 5 stelle sia molto migliore:
benché al suo interno vi siano persone informate e rette (una su tutte, Manlio
di Stefano), all'atto pratico il partito non ha dato mostra di voler cambiare
lo status quo sul piano internazionale; sul Venezuela c'è stato un timido
tentativo di alzare la testa, ma sanzioni alla Russia, attaccamento all'UE e
alla NATO restano ben saldi.</p>
<p><br></p><p>Da un anno a questa parte la parola “sovranità” ha acquistato importanza nel
dibattito politico, e l'epiteto “sovranista” è spesso affibbiato agli
intellettuali e ai politici, a volte come dispregiativo, altre volte invece
rivendicato dal soggetto stesso come un attributo virtuoso. Tra questi ultimi,
tuttavia, si nascondono alcune personalità che di sovranista hanno solo uno
slogan e una mezza idea che sbandierano ad ogni comparsa televisiva, mentre si
candidano in un partito, sia esso la Lega o il Movimento 5 stelle, i cui
vertici restano saldamente fedeli all'Unione Europea e alla NATO.</p>
<h3>Cambieremo l'Unione Europea dal di dentro</h3>
<p></p><center>
<iframe src="https://www.facebook.com/plugins/video.php?href=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2F215624181810278%2Fvideos%2F349505595754657%2F&show_text=0&width=560" width="560" height="315" style="border:none;overflow:hidden" scrolling="no" frameborder="0" allowtransparency="true" allowfullscreen="true"></iframe>
<p>Diretta FB con i candidati Elia Torrisi (Più Europa) e Francesca Donato (Lega)<br>
</p></center>
<p>Quando sentite un politico fare questa affermazione, potete star certi che si
tratta di una persona che ha un'idea molto confusa su cosa significhi
“sovranità”. Promettere di tentare di cambiare l'UE dall'interno significa
promettere di premere qualche volta il pulsante nelle sessioni del parlamento
europeo in modo da farsi sembrare un ribelle, ma senza mai scalfire l'idea che
vuole le istituzioni europee scavalcare quelle nazionali.</p>
<p>Ascoltate per esempio l'intervista a Francesca Donato, candidato della Lega,
raccolta nel video che trovate qui sopra; accostata al candidato di Più Europa
le differenze si fanno estremamente tenui. Certo, vi sono divergenze sull'idea
di come l'UE debba operare, ma nessuno sembra mettere più in dubbio il fatto
che il nostro paese debba continuare ad operare all'interno dei dettami imposti
da un sistema sovranazionale. </p>
<p>“Vogliamo un Europa più democratica”, si dice, senza spiegare come si possono
conciliare interessi nazionali tanto diversi: se per quasi tutti i paesi
dell'unione, ad eccezion fatta di Italia, Spagna e Grecia, è conveniente poter
accedere alle arance e all'olio prodotti in Nordafrica, <strong>un voto democratico
supporterebbe l'attuale abbattimento dei dazi</strong>.</p>
<p>Si parla anche di uniformare la fiscalità, affinché non esistano paradisi
fiscali all'interno dell'Unione Europea; ma davvero possiamo pensare che
Olanda, Irlanda, Lussemburgo e altri paesi possano accettare di vedersi alzare
le tasse dall'Unione Europea?</p>
<p>E come risolvere il problema delle delocalizzazioni all'interno dell'UE?
Ritorna anche qui la parola "uniformare", che raccoglie tuttavia un significato
molto più utopico di quanto possa sembrare: un serio processo di uniformazione
delle varie situazioni lavorative, che non miri a un'appiattimento dei diritti
al ribasso, dovrebbe passare per l'introduzione di dazi all'interno dell'UE,
regolati in modo da stimolare i paesi ad innalzare le condizioni lavorative
(ovvero: ti tolgo i dazi sulle esportazioni solo quando le condizioni nel tuo
paese migliorano), ma questo sarebbe in diretta contrapposizione con le forze
capitalistiche che attualmente sono al potere. In altre parole, non avverrà
mai.</p>
<h3>Euro o no euro?</h3>
<p>La Lega candida anche un brillante economista, Antonio Maria Rinaldi, che in
più occasioni ha criticato il sistema Euro (come la sopracitata Francesca
Donato, a capo del <a href="https://www.progettoeurexit.it">progetto Eurexit</a>). Sembra
tuttavia che la volontà di uscire dall'euro sia un po' scemata da quando le
candidature sono state annunciate, preferendo parlare di “riformare il sistema
euro”.</p>
<h3>I sovranisti al guinzaglio di Trump</h3>
<p>Le personalità candidate dalla Lega vantano un curriculum di tutto rispetto, e
pure le idee che portavano avanti (specialmente prima della candidatura) erano
per me del tutto condivisibili. Tuttavia a mio parere si sono candidate nel
partito sbagliato, un partito guidato al guinzaglio da Trump (che a sua volta è
il burattino di Netanyahu) e che difficilmente seguirà la volontà dei suoi
elettori. Mi piacerebbe poter chiedere ai candidati leghisti se supportano le
sanzioni contro il Venezuela, se i Palestinesi hanno diritto ad un loro stato,
e molti altri quesiti ai quali (immagino, ritendendole persone intelligenti) le
loro risposte sarebbero molto diverse da quelle di Salvini. Avrebbero il
coraggio di professare apertamente le loro opinioni? E in caso di voto,
avrebbero il coraggio di disobbedire al padrone?</p>
<p>Non che la situazione nella sponda del Movimento 5 stelle sia molto migliore:
benché al suo interno vi siano persone informate e rette (una su tutte, Manlio
di Stefano), all'atto pratico il partito non ha dato mostra di voler cambiare
lo status quo sul piano internazionale; sul Venezuela c'è stato un timido
tentativo di alzare la testa, ma sanzioni alla Russia, attaccamento all'UE e
alla NATO restano ben saldi.</p>
<p><br></p>Cammino quindi penso - 2019-04-09 - Fecondazione artificialehttp://mardy.it/blog/2019/04/cammino-quindi-penso-2019-04-09-fecondazione-artificiale.html2019-04-09T23:34:38+03:002019-04-09T23:34:38+03:00Alberto Mardegan<div class="youtube-video align-center">
<iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/wHcBQPEkYcI?rel=0&wmode=transparent" frameborder="0" allow="encrypted-media" allowfullscreen></iframe>
</div><p>Nel Nebraska, una signora di 61 anni ha dato alla luce una bambina
concepita mediante la fecondazione artificiale.</p><div class="youtube-video align-center">
<iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/wHcBQPEkYcI?rel=0&wmode=transparent" frameborder="0" allow="encrypted-media" allowfullscreen></iframe>
</div><p>Nel Nebraska, una signora di 61 anni ha dato alla luce una bambina
concepita mediante la fecondazione artificiale.</p>Vaccinazione obbligatoria, perché dico nohttp://mardy.it/blog/2019/03/vaccinazione-obbligatoria-perche-dico-no.html2019-04-08T18:40:57+03:002019-04-08T18:40:57+03:00Alberto Mardegan<p>La mia contrarietà all'obbligatorietà del trattamento vaccinale si può
sintetizzare in una riga: ritengo il corpo umano sacro e inviolabile. Almeno
quando l'individuo è nel pieno delle sue facoltà mentali, deve essere libero di
decidere autonomamente, senza pressioni, se accettare o meno inoculazioni o
altri interventi chirurgichi (come anche l'impianto di circuiti elettrici
sottocutanei).</p>
<p>Mentre quello appena esposto è il punto cardinale della mia obiezione, vi
propongo altre considerazioni più o meno razionali che mi portano a rifiutare
l'imposizione della vaccinazione. Per oggi mi limiterò ad un aspetto che
ritengo particolarmente preoccupante, ma mi riprometto di tornare
sull'argomento con altri articoli, in futuro.</p>
<p>Una premessa doverosa: credo fermamente nell'efficacia dei vaccini! Certamente
possono sempre verificarsi casi di mala sanità, che non dobbiamo mai ignorare,
ma quanto segue è scritto con l'assunto di disporre di processi di vaccinazione
perfetti.</p>
<h3>Un'evoluzione al contrario</h3>
<p></p><center>
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/21436930@N02/2272168514" title="evoluzione"><img src="https://farm3.staticflickr.com/2158/2272168514_723199b250_z.jpg?zz=1" width="640" height="198" alt="evoluzione"></a><script async src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js" charset="utf-8"></script>
</center>
<p>Mi sarà sfuggito perché non seguo attentamente il dibattito sui vaccini, ma un
argomento che non ho mai sentito esposto è quello sull'ostacolamento del
processo evolutivo. La sola esposizione di questo argomento mi farà passare per
cinico e disumano, quindi permettetemi di premettere che io stesso mi sono
sempre ritenuto un “errore” evolutivo: a causa della mia gracilità sono
convinto che, fossi nato uno o due secoli prima, sarei deceduto già in tenera
età per qualche banale malattia, in assenza dei progressi medici nel frattempo
avvenuti. Avremmo dovuto disperarci per questa perdita? Forse, ma probabilmente
al mio posto avrebbe poi visto la luce un altro mio fratello, più forte di
costituzione e magari anche un po' più intelligente.</p>
<p>Ora, il motivo a sostegno della vaccinazione obbligatoria che sento ripetere
più di altri è quello per cui, raggiungendo la cosiddetta “immunità di gregge”,
anche gli individui immunodeficienti (ed altri che per motivi medici non
possono essere vaccinati) vengono protetti dalle malattie, in quanto queste non
trovano abbastanza “terreno fertile” per diffondersi. Tra questi individui
“salvati” grazie all'immunità di gregge vi è un numero di immunodeficienti
congeniti, ovvero che hanno ereditato l'immunodeficienza geneticamente, dai
propri genitori.</p>
<p>Quindi, l'immunità di gregge protegge questi individui, che altrimenti
avrebbero contratto la malattia e — in assenza di cure adeguate — avrebbero
visto ridotte le loro possibilità di raggiungere l'età riproduttiva. In altre
parole, viene meno (o viene notevolmente ridotto) il meccanismo di selezione
naturale con la conseguenza che, nel lungo periodo, la percentuale di
immunodeficienti congeniti è destinata ad aumentare.</p>
<p>Invito il lettore a considerare quanto scritto sopra in termini puramente
scientifici e a non imputarmi discorsi che non ho mai pronunciato. Il mio
movente è presentare il mio ragionamento e sottometterlo ad una critica
fattuale, prima di stimolare una conversazione sulle conseguenze della sua
eventuale correttezza.</p>
<p>Ma riprendiamo il discorso: quale sarebbe l'effetto di un aumento della
percentuale di individui immunodeficienti? Evidentemente, superato un certo
limite (che, non essendo un esperto, non posso stimare, ma presumo si tratti di
una percentuale inferiore al 5%) la popolazione non sarà più coperta
dall'immunità di gregge, perché questi individui non potranno essere vaccinati.
La comparsa di un epidemia virale, già nota oppure nuova, potrebbe avere un
effetto devastante sulla popolazione; tanto più devastante, quanto più alta la
percentuale di immunodeficienti (quindi, paradossalmente, saremmo costretti a
sperare che una tale epidemia si verifichi il prima possibile, in modo da
limitare i danni!).</p>
<p>Qualcuno potrebbe obiettare che, in fondo, lo scenario che ho sopra descritto
non è peggiore di quello che avverrebbe se la percentuale degli individui
immunodeficienti fosse mantenuta a bassi livelli dalla selezione naturale: nel
secondo caso, infatti, vi sarebbe un effetto altrettanto tragico, ma spalmato
in un arco di tempo più lungo. La critica è certamente fondata, ma si può
ribaltare in questo modo: se tanto l'effetto è lo stesso, perché insistere
sulla necessità di raggiungere l'immunità di gregge?</p><p>La mia contrarietà all'obbligatorietà del trattamento vaccinale si può
sintetizzare in una riga: ritengo il corpo umano sacro e inviolabile. Almeno
quando l'individuo è nel pieno delle sue facoltà mentali, deve essere libero di
decidere autonomamente, senza pressioni, se accettare o meno inoculazioni o
altri interventi chirurgichi (come anche l'impianto di circuiti elettrici
sottocutanei).</p>
<p>Mentre quello appena esposto è il punto cardinale della mia obiezione, vi
propongo altre considerazioni più o meno razionali che mi portano a rifiutare
l'imposizione della vaccinazione. Per oggi mi limiterò ad un aspetto che
ritengo particolarmente preoccupante, ma mi riprometto di tornare
sull'argomento con altri articoli, in futuro.</p>
<p>Una premessa doverosa: credo fermamente nell'efficacia dei vaccini! Certamente
possono sempre verificarsi casi di mala sanità, che non dobbiamo mai ignorare,
ma quanto segue è scritto con l'assunto di disporre di processi di vaccinazione
perfetti.</p>
<h3>Un'evoluzione al contrario</h3>
<p></p><center>
<a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/21436930@N02/2272168514" title="evoluzione"><img src="https://farm3.staticflickr.com/2158/2272168514_723199b250_z.jpg?zz=1" width="640" height="198" alt="evoluzione"></a><script async src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js" charset="utf-8"></script>
</center>
<p>Mi sarà sfuggito perché non seguo attentamente il dibattito sui vaccini, ma un
argomento che non ho mai sentito esposto è quello sull'ostacolamento del
processo evolutivo. La sola esposizione di questo argomento mi farà passare per
cinico e disumano, quindi permettetemi di premettere che io stesso mi sono
sempre ritenuto un “errore” evolutivo: a causa della mia gracilità sono
convinto che, fossi nato uno o due secoli prima, sarei deceduto già in tenera
età per qualche banale malattia, in assenza dei progressi medici nel frattempo
avvenuti. Avremmo dovuto disperarci per questa perdita? Forse, ma probabilmente
al mio posto avrebbe poi visto la luce un altro mio fratello, più forte di
costituzione e magari anche un po' più intelligente.</p>
<p>Ora, il motivo a sostegno della vaccinazione obbligatoria che sento ripetere
più di altri è quello per cui, raggiungendo la cosiddetta “immunità di gregge”,
anche gli individui immunodeficienti (ed altri che per motivi medici non
possono essere vaccinati) vengono protetti dalle malattie, in quanto queste non
trovano abbastanza “terreno fertile” per diffondersi. Tra questi individui
“salvati” grazie all'immunità di gregge vi è un numero di immunodeficienti
congeniti, ovvero che hanno ereditato l'immunodeficienza geneticamente, dai
propri genitori.</p>
<p>Quindi, l'immunità di gregge protegge questi individui, che altrimenti
avrebbero contratto la malattia e — in assenza di cure adeguate — avrebbero
visto ridotte le loro possibilità di raggiungere l'età riproduttiva. In altre
parole, viene meno (o viene notevolmente ridotto) il meccanismo di selezione
naturale con la conseguenza che, nel lungo periodo, la percentuale di
immunodeficienti congeniti è destinata ad aumentare.</p>
<p>Invito il lettore a considerare quanto scritto sopra in termini puramente
scientifici e a non imputarmi discorsi che non ho mai pronunciato. Il mio
movente è presentare il mio ragionamento e sottometterlo ad una critica
fattuale, prima di stimolare una conversazione sulle conseguenze della sua
eventuale correttezza.</p>
<p>Ma riprendiamo il discorso: quale sarebbe l'effetto di un aumento della
percentuale di individui immunodeficienti? Evidentemente, superato un certo
limite (che, non essendo un esperto, non posso stimare, ma presumo si tratti di
una percentuale inferiore al 5%) la popolazione non sarà più coperta
dall'immunità di gregge, perché questi individui non potranno essere vaccinati.
La comparsa di un epidemia virale, già nota oppure nuova, potrebbe avere un
effetto devastante sulla popolazione; tanto più devastante, quanto più alta la
percentuale di immunodeficienti (quindi, paradossalmente, saremmo costretti a
sperare che una tale epidemia si verifichi il prima possibile, in modo da
limitare i danni!).</p>
<p>Qualcuno potrebbe obiettare che, in fondo, lo scenario che ho sopra descritto
non è peggiore di quello che avverrebbe se la percentuale degli individui
immunodeficienti fosse mantenuta a bassi livelli dalla selezione naturale: nel
secondo caso, infatti, vi sarebbe un effetto altrettanto tragico, ma spalmato
in un arco di tempo più lungo. La critica è certamente fondata, ma si può
ribaltare in questo modo: se tanto l'effetto è lo stesso, perché insistere
sulla necessità di raggiungere l'immunità di gregge?</p>